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Our Excursion booking on line

Viaggio in Toscana 3 giorni 4 stelle

01°giorno: NAPOLI – TARQUINIA– SAN VINCENZO                                       

Raduno dei sigg. partecipanti presso l’istituto ore 07.00, sistemazione in Bus GT e partenza per la Toscana alle ore 07.30, Arrivo a Tarquinia alle ore 11.30 e visita guidata della città (circa 2 ore) definita alta e strana per le sue facciate gotiche. Visita esterna del Duomo. A fine visita sosta per il pranzo a carico dei partecipanti. Nel primo pomeriggio proseguimento per SAN VINCENZO dove si trova l’albergo. Sistemazione nelle camere riservate, cena ( prevista orientativamente per le 20) e pernottamento. Il gruppo sarà alloggiato presso l’hotel GARDEN TOSCANA RESORT.

 

02°giorno: FIRENZE                                                                   

Prima colazione in hotel alle ore 7.30. Partenza in bus per Firenze alle ore 08.30 ove l’arrivo è previsto per ore 11.00 circa. Il bus entrerà in Firenze e vi lascerà nei punti di accesso dovuti alla Ztl turistica permessi. Ore 11.30 visita guidata della città della durata di circa 2 ore, stupenda città che offre ai turisti di tutto il mondo l’immagine elegante della città d’arte per eccellenza. Parte la guida con Santa Maria Novella, Cattedrale di Santa Maria del fiore, Piazza della Signoria, centro politico di Firenze, teatro dei principali avvenimenti dal medioevo ad oggi; Palazzo Vecchio o della Signoria, principale monumento dell’architettura civile in Firenze ed uno dei più significativi palazzi pubblici medioevali d’Italia. Si prosegue poi per Ponte Vecchio e Piazza Santa Croce. Pranzo in Ristorante per le ore 13.30/14.00. Dopo pranzo per le ore 16.00 partenza per San Vincenzo e rientro in albergo per la cena. ( prevista orientativamente per le 20.00) Pernottamento.

03°giorno: SAN VINCENZO-SIENA – NAPOLI                                               

Prima colazione in Hotel alle ore 08.00, Rilascio delle camere e partenza per Siena alle ore 09.00. Arrivo alle ore 11.00 e visita guidata alle ore 11.30 del centro storico della città: Piazza del Campo, Palazzo Pubblico, Torre del Mangia da dove è possibile vedere tutta la città, il Duomo e il Battistero (durata: circa 2 ore). Pranzo in ristorante alle ore 14.00. Dopodiché partenza per il rientro a Napoli alle ore 16.00, arrivo previsto in serata all’istituto. Arrivo previsto per le 2030/21 .Fine servizi.

 

Viaggio d'istruzione - Veneto

VIAGGIO D’ISTRUZIONE

VENETO in bus

5 giorni e 4 notti

 

Venezia – Padova – Vicenza - Verona

 

Cinque giorni nella bellezza e nell’eleganza architettonica rinascimentale del Veneto. Da Venezia a Verona i tuoi ragazzi resteranno sicuramente entusiasti!

 

Programma orientativo:

 

1° Giorno – NAPOLI – MESTRE

Partenza in mattinata dalla scuola con autobus Gran turismo e arrivo in tarda serata a Mestre. Sistemazione in Hotel. Cena in hotel e Pernottamento.

 

2° Giorno – VENEZIA

Colazione in hotel. Trasferimento in autobus GT a Venezia. Visita dedicata interamente alla città lagunare con passeggiate tra i calli, i campielli, i rii e gli oltre 400 ponti. Incontro con guida turistica. Visita alla basilica di S. Marco, al Campanile, al palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri. Pranzo libero. Nel pomeriggio incontro a Piazza S. Marco per prendere il traghetto per Murano e Burano. In serata rientro in Hotel a Mestre, cena e pernottamento.

 

3° Giorno – PADOVA

Colazione in hotel. Trasferimento in autobus GT a Padova. Mattinata dedicata interamente alla visita di Padova. Nel suo centro storico visiterete il Palazzo della Ragione, il Battistero con affreschi, la Cappelle degli Scrovegni tutta ornata da affreschi di Giotto, il Monumento a Gattamelata e la Basilica di Sant’Antonio. Pranzo libero. Pomeriggio visita alal Riviera del Brenta e in particolare a Villa pisani di Strà. In serata rientro in Hotel, cena e pernottamento.

 

4° Giorno – VERONA – VICENZA

Colazione in hotel. Trasferimento in autobus GT a Vicenza. I ragazzi visiteranno il teatro Olimpico commissionato da Palladio nel 1580 e piazza dei Signori dove si trova la Basilica palladiana. Visita libera per la città. Intorno alle 12 trasferimento a Verona per pranzo in un ristorante nel posto. Nel primo pomeriggio visita dell’anfiteatro chiamata Arena, l’arco dei Gavi e il teatro olimpico commissionato da Palladio, le numerose piazze e la celebre casa di Romeo e Giulietta. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

5° Giorno – MESTRE – NAPOLI

Colazione in hotel. Ultima mattinata in giro per Venezia. Intorno alle 12 partenza per Napoli. Arrivo in città in tarda serata.

 

 

La quota comprende:

-       Autobus GT con partenza dalla scuola e a disposizione per i vari spostamenti in Veneto con 2 autisti;

-       Pernottamento in hotel 3* a Mestre con trattamento di mezza pensione. Sistemazione in camere multiple per gli studenti e camere singole per i docenti accompagnatori;

-       Visite senza guida;

-       Visita a Venezia con Guida turistica.

 

 

La quota non comprende:

-       Parcheggi autobus GT;

-       Ingressi a mmonumenti e musei non inclusi;

-       Eventuale deposito cauzionale dell’albergo;

-       Tassa di soggiorno.

 

N.B. le suddette voci possono essere da noi prepagate a conferma dell’itinerario, dell’albergo e del numero dei partecipanti. Gli alberghi possono ospitare un numero massimo di 70 unità, dopo si deve pernottare in due alberghi separati. Quindi anche qui per fare un preventivo certo si necessita conoscere il numero esatto ricordandovi:

  • I bus possono avere un massimo di 53 partecipanti ( salvo diversa normativa COVID)
  • I bus da 25/30 persone non hanno le stesse caratteristiche di quelli da 53 posti e soprattutto costano grosso modo la stessa cifra
  • In caso di numero minore la quota sarà calcolata su una base minima di partecipanti (45, 80, 100 )

Itinerario nel Parco regionale del Matese:

Itinerario nel Parco regionale del Matese:

dove è possibile visitare il Parco del Matese, il Massiccio del Matese, il Monte Miletto, la piana di Alife, la piana di Boxano, le città Aeserniae, Alliphae, Bovianum, Saepinum, Thelesia, il Lago del Matese, il lago di Gallo, il lago di Letino, le grotte del Lete, il Castello di Prata costruito nel XII secolo, il Castello di Gioia Sannitica, il Castello di Rupecanina, il Piedimonte Matese, il Monte Cila, la Chiesa di San Tommaso d’Aquino, la Chiesa di S. Giovanni, la Cappella di San Biagio, la Chiesa dell’Annunziata, la Basilica di S. Maria Maggiore, il Palazzo Ducale di Piedimonte, l’area di Pietraroja. E’ possibile praticare sci, pesca sportiva, trekking, mountain bike e birdwatching.

Irpinia: museo dei castelli

Museo dei castelli

 

Introduzione

L’Irpinia è tutta da scoprire. Tesori d’arte e d’architettura, testimoni di una storia secolare, spesso cruenta; luoghi di profonda religiosità, appartati ma ospitali, custodi di culti antichi e di reliquie veneratissime; oasi di natura incontaminata, pulsanti di colori e di profumi. Una terra speciale, attraversata da nastri sottili che uniscono punti spesso lontani, una volta quasi inaccessibili. Quei nastri sottili, a ben guardare, sono vie: la via della fede, punteggiata di santuari, conventi, chiese; la via dei manieri: rocche, castelli, borghi fortificati; la via della natura: fiumi, laghi, boschi di insospettata, stupefacente bellezza. Ma non solo. L’Irpinia è un territorio vivo, permeato di tradizioni. Tradizioni popolari, intrise di misticismo, cultura e credenze contadine, con i loro riti, le feste, le sagre. Soprattutto, tradizioni culinarie: variegate, saporite, corpose, che a seguirle permettono di sperimentare itinerari del gusto, pieni di fragranze e di aromi, frizzanti e genuini.

L’Irpinia è uno scrigno verde pronto a dischiudersi.

Siete liberi di non venirci, ma se lo fate non sapete cosa vi perdete.

I castelli irpini

In una cornice naturale di grande suggestione, l’Irpinia, terra di Feudi, Principati e Baronie, ospita circa 70 tra fortezze e roccaforti soprattutto di epoca longobarda e normanna. Argine alle terribili incursioni saracene, custodi dei beni dell’intera comunità, i castelli irpini, baluardi spesso inespugnabili di una potente nobiltà di provincia, hanno avuto vita lunga, lunghissima, passando di padre in figlio, seguendo le sorti delle varie casate. Sopravvissuti a un tempestoso Medioevo, con il Rinascimento i Castelli dell’Irpinia videro iniziare la loro trasformazione in eleganti dimore signorili. Castelli aviti dell’aristocrazia partenopea, luoghi di ristoro dopo serrate battute di caccia tra boschi verdi e fittissimi, residenze gentilizie di rappresentanza, questi edifici hanno segnato la storia dei luoghi. Architetture secolari che raccontano di guerre e saccheggi, assedi e battaglie. Al tempo stesso, tra quelle mura possenti e sfregiate aleggia la memoria di corti eleganti, feste mondane, passaggi di artisti e poeti. Protagonisti di un paesaggio che non smette mai di affascinare il visitatore, con scorci suggestivi di una natura incontaminata fatta di verdi valli, limpidi fiumi e ampie distese coltivate a biondo grano, i castelli irpini sono i muti testimoni di antichi eventi, giunti sino a noi tramandati nella dura roccia e nelle solide pietre. Dalla roccaforte di Ariano Irpino, all’imponente Torre Normanna di Casalbore, passando per l’antico borgo fortificato di Quaglietta, ai ruderi del Castello Longobardo di Montoro Inferiore, fino ad arrivare alla dimora signorile di Taurasi, questi giganti di pietra delineano un itinerario tracciato lentamente da uomini di diverse epoche, protagonisti di gesta che ormai appartengono alla Storia. Solenni monumenti diroccati o intatti, talvolta abbandonati o in fase di restauro, rappresentano, oggi, un patrimonio inestimabile di architettura, storia arte e cultura che merita di essere conosciuto e valorizzato.

Casalbore, un borgo di naturale bellezza

Casalbore, il cui nome deriva da Casali Albuli, con riferimento alla pietra bianca locale utilizzata nelle costruzioni, sorge al confine con la provincia di Benevento, lungo il percorso del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. L’area è abitata sin dall’antichità, come testimoniano i preziosi reperti archeologici del Tempio Italico (V-VI sec. a.C.), unico edificio templare di età sannitica conosciuto in Irpinia, e i resti della necropoli sannitica situata in Località Spineto. Nel Medioevo il borgo si sviluppò attorno alla Torre Normanna, nucleo centrale dell’apparato difensivo che successivamente si sviluppò. Il centro storico è connotato dalla presenza di diversi edifici signorili, impreziosite da portali in pietra e finestre di ispirazione gotica. Tra gli edifici religiosi spiccano il Monastero di Santa Maria della Misericordia, ricostruito dopo il sisma del 1962 e custode di una preziosa tela settecentesca raffigurante la Madonna della Misericordia tra San Domenico e altri Santi e la Chiesa di Santa Maria dei Bossi, di epoca alto-medioevale, costruita utilizzando anche le strutture murarie di un monumento funerario risalente al II secolo d.C. Casalbore è conosciuto anche come "il paese delle cinquanta sorgenti" per la ricchezza delle sorgenti d'acqua presenti sul suo territorio ricco di verde ed è noto per le produzioni tipiche, in particolare i caciocavalli e i Pecorini Laticauda, prodotti con il latte di razza ovina che rappresenta una preziosa biodiversità locale, oltre che per la produzione di carni marchigiane e di salumi provenienti dai suini allevati in loco.

La Torre Normanna

La Torre Normanna rappresenta l'elemento storico e architettonico simbolo di Casalbore e probabilmente ha segnato, con la sua costruzione, la nascita vera e propria del borgo antico. Costruita agli inizi del XII secolo, la torre rappresentava sia un punto di osservazione, necessario al controllo dei traffici commerciali da e per le Puglie, che un baluardo strategico posto a difesa della sottostante Valle del Miscano. Solo successivamente, intorno ad essa, si sviluppò un complesso architettonico più articolato difeso da bastioni.

L'intero complesso, di caratteristico colore grigio chiaro, è costruito nella tipica pietra locale. La Torre a pianta tetragona è anche porta d'accesso carrabile all'intera struttura sviluppatasi intorno a una piazza d'armi. Dell'originario fortilizio resta anche una torre più piccola posta a sud-est del coevo tracciato murario. Realizzata secondo il gusto gotico, come testimoniano alcuni archi ogivali e bifore, la struttura fu trasformata nel cinquecento ad opera della nobile famiglia Caracciolo, con l'aggiunta di quattro porte di accesso più una portella. A ovest la Porta Beneventana con ponte levatoio, a est la Porta Vallone, a sud la Porta Fontana, a nord la Porta Carrara per il passaggio dei carri e a sud-Est la Portella (attualmente via G. Maraviglia).

L'interno del Castello era diviso in due corti, in una delle quali (posta a est) vi era insediato il Seggio popolare per i giudizi della Corte Marchesale.

Il Museo dei Castelli

I locali dell'area castellare che affianca la Torre Normanna, simbolo del borgo di Casalbore, ospitano il "Museo dei Castelli", percorso didattico - espositivo dedicato alle secolari roccaforti che popolano l'Irpinia. Il museo, nato grazie alla collaborazione tra l'Associazione Culturale Terre di Campania e il Comune di Casalbore, ha come suo nucleo principale la Mostra Fotografica "Immagini come appunti di viaggio – Castelli e Fortificazioni in provincia di Avellino". Di ogni castello irpino incluso nell'esposizione fotografica viene illustrata la storia e l’architettura, assieme ad informazioni sul territorio su cui insiste, con le sue peculiarità e le leggende e aneddoti che lo contraddistinguono. Oltre all'area espositiva il "Museo dei Castelli" si compone di un percorso

didattico dedicato alla scoperta del mondo dei castelli e del Medioevo. Il "Museo dei Castelli" ospita anche convegni, presentazioni ed eventi dedicati alla valorizzazione del territorio e delle sue tipicità e aspira ad ampliare l'esposizione fotografica grazie all'inclusione dei castelli presenti nel Sannio Beneventano. Una visita al "Museo dei Castelli" di Casalbore è un'esperienza da non perdere per scoprire una delle realtà più affascinanti della regione Campania.

Visita il museo

Il "Museo dei Castelli" è aperto su prenotazione tutti i week-end da marzo fino ad ottobre e in qualsiasi altro giorno della settimana per gruppi organizzati e non. Per gruppi organizzati e non, vi è la possibilità di partecipare a degustazioni di prodotti tipici locali e di pranzare presso le strutture agrituristiche convenzionate.

Aperture straordinarie sono previste nel corso dell'anno e in occasione di eventi e manifestazioni.

Il "Museo dei Castelli" è aperto alle visite degli alunni degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i quali hanno anche la possibilità di partecipare a laboratori didattici sul tema dei castelli medioevali.

Per prenotare visite al borgo di Casalbore e al “Museo dei Castelli” contatta i volontari dell’Associazione Culturale Terre di Campania.

Esempio di programma: Una giornata a Casalbore Visita al Borgo: Torre Normanna, Piazza d’Armi, Porte di Accesso Degustazione di Prodotti Tipici Visita al Museo Pranzo in Agriturismo Spesa in fattorie

Itinerario tra Roccamonfina e la Foce del Garigliano:

Itinerario tra Roccamonfina e la Foce del Garigliano:

dove è possibile visitare il vulcano spento di Roccamonfina, Sessa Aurunca, il Criptoportico, del I sec. a.C. , il Ponte “Ronaco” , la Cattedrale di Sessa Aurunca, il Palazzo Ducale di Sessa Auurunca, la città di Teano, la necropoli in località Orto Ceraso a Teano, l’Anfiteatro a Teano, il Duomo di Teano, il Museo archeologico dei Sidicini a Teano, la Chiesa di S. Benedetto, la Chiesa di S. Pietro in Aquariis, il Monte Santa Croce e l’Orto della regina a Fontanafredda.

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